mercoledì 26 novembre 2008

EBREI MESSIANICI

Ebrei Messianici



Pur non entrando ufficialmente nella Chiesa Cattolica, crescono di numero gli Ebrei che accettano Gesù come Messia e Salvatore.

Fin dai tempi di Gesù gran parte del popolo ebraico non ha accettato il Nazareno come il Salvatore e il Messia atteso e profetizzato. Nei tempi passati un ebreo che credeva in Gesù doveva rinnegare la propria origine ebraica, allontanarsi dalla sua famiglia e cancellare il suo passato. Quindi nel mondo giudaico un ebreo che crede in Gesù non è più ebreo. Ma, come lo erano Gesù, i suoi discepoli e gli Apostoli, così ci sono sempre stati, attraverso quasi 2000 anni, degli Ebrei che hanno accettato Yeshua (Gesù) come il Santo e il Redentore atteso da Israele.

Dio che è pieno di compassione per il Suo popolo e fedele alle Sue irrevocabili promesse ha in questo tempo illuminato tantissimi Ebrei circa la messianicità di Gesù di Nazaret, pur rimanendo Ebrei osservanti. Essi conservano le tradizioni, i comandamenti e tutte le festività ebraiche che Dio stesso ha ordinato nella Torah al Suo popolo.

Quindi, rispettano la Legge, le preghiere nelle sinagoghe, la liturgia ebraica, la circoncisione, indossano il tallit, il kipah e i tefillim, rispettano il giorno di Sabath (sabato) come giorno di riposo comandato, osservano la Kasherut, la dieta prescritta nella Scrittura ed altre usanze. A queste osservanze si aggiunge la fede nelle Sacre Scritture del Nuovo Testamento e una fede personale in Gesù Cristo come Messia e Salvatore. Questi Ebrei si denominano "Ebrei Messianici" e s'identificano con diverse
correnti del Movimento messianico.

David H. Stern, nel suo libro "Messianic Jewish Manifesto", definisce un ebreo messianico: "una persona nata ebrea o convertita al giudaismo, un genuino credente in Yeshua e che riconosce la sua ebraicità" (Ideologia, teologia e il programma per il Giudaismo Messianico, Jewish New Testament Publications, 1991, pag.20).

John Fieldsend parla anche di "un movimento dello Spirito Santo in mezzo al popolo ebraico, nato autonomamente, che riconosce Gesù come il Messia atteso, che riconosce se stesso come parte del Corpo del Messia, che è unito nella fede con i fratelli e le sorelle 'gentili' (non ebrei) che credono in Gesù, ma che conserva la sua autonomia e la sua indipendenza" (Messianic Jews, 1993 Monarch Publications, Prefazione).

Attualmente in Israele si contano più di 80 comunità messianiche con circa 5000 credenti, mentre altri 100.000 ebrei messianici se ne contano nel resto del mondo.

Fonte www.nostreradici.it/

http://www.controlamenzogna.splinder.com/archive/2007-10

2 commenti:

Unknown ha detto...

Domenica scorsa, 25-7-10, nella celebrazione cattolica della Messa è stato letto il brano del Vangelo di Luca che riporta la preghiera insegnata da Gesù, il Padre Nostro.
Ma le parole sono queste:
«Padre,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
dacci di giorno in giorno il nostro pane per la vita quotidiana ,
e perdona a noi i nostri peccati, infatti anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».
Perché Matteo ha aggiunto alcune frasi, così che il Padre Nostro sia diventato come lo recitiamo?
Studiando personalmente i Vangeli in greco, ho scoperto che Matteo, insieme a “molti” scribi ebrei cristiani, ha voluto redigere un libro sacro, la Nuova Legge del Cristo Re, per il popolo ebreo e i suoi capi.
Dunque il Padre Nostro, così com’è, è un segno di comunione tre Ebrei e Cristiani.

Anonimo ha detto...

Come fanno i cattolici a dirsi cristiani se proprio i padri della chiesa cattolica come giovanni crisostomo hanno fomentato ed alimentato l'antisemitismo? Ma un po' di vergogna non ce l'avete? Cos'hanno i seguaci della nuova via da spartire con dei pagani idolatri. Come la chiesa cattolica romana?