venerdì 9 gennaio 2009

Boicottaggio negozi ebrei, Pacifici: «Denunceremo il sindacato»


Boicottaggio negozi ebrei, Pacifici:
«Denunceremo il sindacato»
Marrazzo visita la Comunità ebraica: sono romani de Roma


ROMA (9 gennaio) - Incontro questa mattina del presidente della Regione Piero Marrazzo con la comunità ebraica dopo le polemiche scoppiate ieri per la proposta del sindacato Flaica-Uniti-Cub di boicottare i negozi di Roma gestiti dagli ebrei.

Pacifici: denunceremo il sindacato. Durante l'incontro il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici ha annunciato che la Comunità ebraica di Roma denuncerà il sindacato, «così come hanno fatto Cgil, Cisl e Uil attraverso la legge Mancino per istigazione all'odio razziale. All'incontro hanno partecipato anche il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche, Renzo Gattegna, e il rabbino capo Riccardo Di Segni.

La proposta del sindacato è stata definita da Pacifici un evento «così becero» da parte «di un piccolo sindacato di cui il presidente Gattegna giustamente non ricorda neanche il nome, ma loro ricorderanno il nostro». Pacifici auspica: «Un'Italia nuova dell'integrazione e dell'accoglienza, un'Italia che guarda ai nuovi cittadini italiani non come pericolo, ma come un valore, una ricchezza». Per questo, riferendosi al problema dei nomadi, Pacifici ha sottolineato: «Noi faremo la nostra parte rispettando l'etica ebraica. Stiamo seguendo le scelte del neo prefetto di Roma Pecoraro che di concerto con La Regione, la Provincia e il Comune di Roma sta lavorando sulla questione dei nomadi». Pacifici ha ribadito ciò che già aveva proposto al precedente prefetto Carlo Mosca, di dare «la nostra disponibilità, il nostro supporto, il nostro volontariato e l'assistenza attraverso l'ospedale israelitico della Magliana per dare un segnale molto chiaro: che si possono fare cose insieme e si possono rompere i pregiudizi».

Marrazzo: sindacato da perseguire. «Bisogna dire a questo sedicente sindacato che secondo me andrà perseguito» ha detto Marrazzo.

«Negozi di romani de Roma». «Sono negozi italiani - ha aggiunto Marrazzo - sono di italiani, di romani de Roma. La loro cultura è la nostra cultura perché si è plasmata insieme». Con l'incontro, secondo Marrazzo, non solo si esprime solidarietà istituzionale, ma significa anche fare «una riflessione un po' più profonda del mondo in cui viviamo».

«Noi ci stupiamo e lo consideriamo quasi estemporaneo - ha detto il presidente della Regione Lazio - che un signore o una associazione si alzi e dica di boicottare gestiti da ebrei. Per me non è estemporaneo. C'è un più profondo malessere in questa società e non è vero che i valori della pace, della tolleranza e della solidarietà siano preminenti. A volte vediamo sui muri di una scuola, in uno stadio o in luoghi pubblici scritte che dimostrano come serpeggi il razzismo, la violenza, l'antisemitismo e l'antisionismo».


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=41387&sez=HOME_ROMA

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