domenica 4 gennaio 2009

Proteste nel mondo islamico contro Israele: feriti in India e in Egitto

Proteste nel mondo islamico contro Israele: feriti in India e in Egitto

ROMA (2 gennaio) - Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in numerosi paesi islamici o con notevole percentuale di popolazione musulmana, per protestare contro i raid israeliani su Gaza. Le dimostrazioni, indette in coincidenza con la "Giornata della collera" proclamata da Hamas, si sono svolte dopo la preghiera del venerdì.

Egitto. Violente proteste all'altezza del valico di Karim abu Salem, al confine con Israele. Dopo aver bruciato pneumatici ed aver dato fuoco ad alcune case di un villaggio, i dimostranti hanno assalito un blindato della polizia, accusato di aver investito «volutamente» uno di loro. Al fitto lancio di pietre i poliziotti hanno risposto a colpi di manganello. 13 feriti.

India. In Kashmir almeno 50 persone sono rimaste ferite in una manifestazione a Srinagar. La polizia ha disperso centinaia di dimostranti davanti alla moschea Jamia Masijd.

Giordania. Lievi scontri ad Amman in un manifestazione nei pressi dell'ambasciata israeliana. I dimostranti hanno scagliato pietre contro il compound fortificato dell'edificio, protetto da filo spinato e da un doppio cordone di forze anti-sommossa, che hanno risposto sparando razzi fumogeni.

Iran. Migliaia in piazza a Teheran, dove i manifestanti hanno inalberato foto delle vittime di Gaza e intonato cori anti-israeliani e anti-americani. Analoghe dimostrazioni si sono svolte in altre città del Paese.

Indonesia. A Giakarta decine di migliaia hanno sfilato pacificamente nel centro, dirigendosi verso l'ambasciata degli Usa e sventolando bandiere palestinesi. Il Partito della giustizia e della prosperità ha raccolto più di 20mila volontari e circa 200mila dollari per sostenere i palestinesi.

Afghanistan. A Kabul circa tremila persone si sono radunate davanti a una moschea sulla collina di Baghi Bala. Bandiere Usa, israeliane e britanniche sono state bruciate, come anche foto del presidente degli Usa George W. Bush e del premier israeliano Ehud Olmert. Dimostrazioni pro-Gaza anche in altre città.

Marocco. A Marrakech trecento studenti si sono radunati davanti all'ospedale Ibn Tofail per protestare contro l'uccisione di un loro compagno, morto per le ferite riportate in seguito agli scontri con la polizia durante una manifestazione che si è svolta domenica.

Turchia. A Istanbul in migliaia hanno manifestato al grido di «Israele, assassino, fuori dalla Palestina» e «Musulmani, non dormite, proteggete la Palestina».

Libano. A Beirut in centinaia hanno manifestato nei pressi dell'ambasciata egiziana. Su molti striscioni campeggiavano i versi del poeta palestinese Mahmud Darwish: «Siamo qui, rimarremo sempre qui, perchè il nostro obiettivo è essere».

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