martedì 27 gennaio 2009

PRIMO LEVI


PRIMO LEVI



Primo Levi nasce a Torino nel 1919 da Cesare e da Ester Luzzati, che si erano sposati nel 1917. I suoi antenati sono degli ebrei piemontesi provenienti dalla Spagna e dalla Provenza.


Nel 1934 si iscrive al Ginnasio- Liceo D' Azeglio, istituto noto per aver ospitato docenti illustri, oppositori del fascismo (Augusto Monti, Franco Antonicelli, Umberto Cosmo, Norberto Bobbio e molti altri ).


Levi è uno studente timido e diligente, gli interessano la chimica e la biologia, molto meno la storia e l' italiano. In prima Liceo ha come professore d' italiano Cesare Pavese.


Nel 1937 si appassiona alla letteratura di testi scientifici e così si iscrive al corso di chimica all' università di Torino. L' anni dopo vengono proclamate le leggi razziali in Italia, egli però continua i suoi studi riuscendo a laurearsi con pieni voti e lode nel 1941.


Si trasferisce a Milano dove lavora come ricercatore chimico, frequenta amici ed ambienti antifascisti, finché decide di unirsi ad un gruppo di resistenza ebraica e nel 1943 si unisce ai partigiani sulle montagne della Valle D'Aosta. Durante una riunione clandestina, il 13 Dicembre, tra St. Vicent e la Val D' Ayas viene arrestato con altri compagni e visto che è ebreo viene mandato nel campo di concentramento di Carpi-Fòssoli.


Nel 1944 i tedeschi prendono in consegna il campo e avviano tutti i prigionieri ebrei, compresi vecchi donne e bambini, su un treno diretto ad Auschwitz.


Levi finisce nel lager Monowitz che fa parte di una fabbrica nella quale i prigionieri devono lavorare. All' inizio deve lavorare in una squadra che erige muri poi, per le sue conoscenze di chimica, viene trasferito in un laboratorio.


Riesce a non ammalarsi, ma gli viene una scarlattina proprio quando nel Gennaio 1945 i tedeschi, sotto l' avvicinarsi delle truppe russe, abbandonano il campo, trasferendo e poi massacrando i prigionieri, ma lasciando al loro destino i malati che si trovavano nell' infermeria: la scarlattina quindi gli salvò la vita.


Comincia così il lungo viaggio di rimpatrio attraverso la Russia bianca, l'Ucraina, L' Ungheria, la Romania e l'Austria descritto poi nel libro " La tregua " del 1963 nel quale Levi racconta l'odissea dei sopravvissuti ai campi di sterminio.


Arriva a Torino il 19 Ottobre del 1945. Nel 1947 sposa Lucia Morpurgo, che gli dà due figli, Lisa Lorenza e Renzo. Accetta un posto di chimico di laboratorio in una fabbrica della quale dopo pochi anni diverrà il direttore.




PRIMO LEVI

Nel 1958 esce il suo libro più famoso " Se questo è un uomo " che diventerà uno dei romanzi più letti del dopoguerra. Seguono altri libri e poesie che hanno tutti un grande successo e per i quali riceve diversi premi, viaggia per tutto il mondo e racconta la sua storia. Lotta per il rispetto della gente che ha dovuto soffrire le sue terribili esperienze.


Primo Levi, da chimico qual'era, scrisse anche "Il sistema periodico" (1975) dove lega ad ogni elemento chimico della tavola periodica una storia spesso di carattere autobiografico e "La chiave a stella" (1978) dove si racconta la vita e il lavoro di un operaio piemontese che gira il mondo per lavoro.


Con l'opera "Se non ora quando?" del 1982, Levi riprende i temi della guerra e dell’ebraismo descrivendo il viaggio di un gruppo di partigiani ebrei russi che vanno dalla Bielorussia all’Italia passando per la Palestina.


Nell'ultimo libro "I sommersi e i salvati" del 1986, a distanza di molti anni, Levi analizza le esperienze vissute nel Lager e le responsabilità dei vari personaggi dell'olocausto.


L' 11 Aprile 1987, in un periodo di depressione, ancora tormentato dai ricordi di Auschiwitz muore suicida nella sua casa di Torino.



http://www.windoweb.it/guida/letteratura/biografia_primo_levi.htm

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