domenica 11 gennaio 2009

Gaza, la Siria accusa Israele di "crimini di guerra"


11/1/2009 (18:20)
Gaza, la Siria accusa Israele di "crimini di guerra"
Allarme israeliano per spari siriani sui soldati nel Golan, ma non ci sono feriti
GERUSALEMME
Il ministro degli Esteri siriano, Walid Mouallem, ha accusato Israele di aver commesso dei «crimini di guerra» nella sua offensiva militare contro Hamas nella Striscia di Gaza. «Israele ha commesso dei crimini di guerra, uccidendo donne e bambini, soccorritori e giornalisti e utilizzando bombe al fosforo bianco», delle munizioni controverse, ha dichiarato Mouallem nel corso di un conferenza stampa congiunta con il suo omologo brasiliano Celso Amorim.

Ma il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, fa sapere che Israele «si trova nel mezzo di una guerra contro il terrorismo», e che quello che si sta combattendo nella Striscia di Gaza «non è un conflitto ’una tantum’ e non cesserà con un accordo».

Tzipi Livni ha ribadito che Israele ha avviato la sua offensiva contro Hamas per «raggiungere i suoi obiettivi militari e per chiarire una volta per tutte che non tollererà più» una situazione come quella che si era venuta a creare, con le comunità israeliane del sud continuamente attaccate con razzi Qassam dai gruppi palestinesi di Gaza.

Oggi almeno 17 missili sono stati sparati dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele, uno dei quali caduto nel cortile di una scuola di Ashdod.

Un altro razzo è caduto invece a dieci metri dalla casa del nuovo sindaco di Sderot, David Buskila, eletto lo scorso novembre. Non si registrano vittime o feriti.

Ieri erano caduti sulle comunità israeliane nel Negev occidentale almeno 21 razzi palestinesi.

Il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama oggi ha ribadito le parole pronunciate a Sderot: «Penso che sia un principio fondamentale di ogni Stato il dovere di proteggere i propri cittadini». Obama allora disse: «Se qualcuno tirasse dei razzi sulla mia casa ogni sera, dove dormono le mie figlie, farei tutto quello che è in mio potere per fermarlo». Il prossimo inquilino della Casa Bianca, oltre a ribadire il suo sostegno a Israele, annuncia anche che intende impegnarsi nel processo di pace in Medio Oriente sin dal primo giorno del suo insediamento, ma senza una netta rottura con la linea seguita dall’amministrazione Bush.

Intanto oggi vicino al reticolato di confine sulle alture del Golan colpi di arma da fuoco sono stati sparati dal territorio siriano contro soldati israeliani impegnati in lavori di ingegneria. Lo ha riferito un portavoce militare israeliano, secondo il quale nessun soldato è stato colpito mentre un automezzo è stato danneggiato.

Israele ha denunciato l’incidente all’Undof, la forza di osservatori dell’Onu nel Golan. Israele ha accentuato le misure di sicurezza lungo i suoi confini dall’inizio della sua offensiva nella Striscia di Gaza.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200901articoli/39953girata.asp

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