domenica 11 gennaio 2009

SERATA PRO-ISRAELE

Gaza/ Da Fassino a Ronchi, fronte bipartisan a serata pro-Israele
In sala anche Cicchitto, Gasparri, Colombo, Ranieri
postato 7 ore fa da APCO.
(Apcom) - C'era uno schieramento bipartisan ad esprimere solidarietà ad Israele all'hotel Parco dei Principi, ieri sera. Alla serata organizzata dalla comunità ebraica romana e da altre associazioni non sono mancati gli 'storici' amici di Israele e, anche se con sfumature diverse, il messaggio che tutti hanno portato è uno: la responsabilità di quello che sta accadendo è di Hamas, che ha rotto la tregua e da anni bersaglia Israele con i missili. In sala, tra gli altri, Andrea Ronchi (che porta il saluto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi), Piero Fassino, Fabrizio Cicchitto, Fiamma Nirenstein, Maurizio Gasparri, Umberto Ranieri, Gianni Vernetti, Furio Colombo, Ferdinando Adornato, Daniele Capezzone, Ottaviano Del Turco.
Si è iniziato con un filmato: immagini di Sderot, il suono di una sirena dell'allarme anti-missile, l'esplosione di un Qassam tra le case. Pochi secondi, quanto basta per rappresentare, anche visivamente, quello che sarà il principio che tutti ribadiranno, compreso l'ambasciatore Gideon Meir che parlerà alla fine: Israele si difende da uno stillicidio che dura da anni, non si tratta di altro che di una guerra di difesa.

Lo chiarisce subito Fassino, presentato dal moderatore della serata come "grande amico" di Israele "anche quando non era facile esserlo". L'ex segretario Ds viene accolto da un lungo applauso e subito chiarisce: "La responsabilità della crisi è prima di tutto di Hamas, organizzazione che nega il diritto di Israele ad esistere". Fassino ripete che servono "due popoli e due stati", ma anche "due democrazie perché una soluzione di pace sarà più forte se avremo non solo due stati, ma due democrazie". Da Fassino nessun accenno al tema della 'proporzionalità' della reazione israeliana, sollevato più volte da Massimo D'Alema. Solo un passaggio per ricordare che anche dopo la fine delle ostilità "Hamas resterà sul campo, anche se indebolito" e dunque bisognerà mettere in conto l'apertura di un confronto anche con Hamas. Ad una condizione, però: "Come si fece con l'Olp, bisogna porre Hamas di fronte ad un bivio. Deve riconoscere il diritto di Israele ad esistere. E Hamas deve sapere che se non lo fa viene tagliata fuori dal confronto".

Ronchi parla a nome del governo, porta il saluto del premier e spiega: "Sono qui perché sto con gli aggrediti, contro gli aggressori. Lo stato di Israele non ha aggredito nessuno". Il ministro per le Politiche comunitarie si dice "schifato e indignato" per le bandiere di Israele bruciate nelle manifestazioni di questi giorni nelle piazze italiane e per la proposta di boicottare i negozi gestiti da ebrei. Ronchi, però, è più drastico di Fassino per quel che riguarda Hamas: "Non ci può essere pace finché ci sarà Hamas".

Solo un altro politico interviene dal palco, ed è il più applaudito. Ferdinando Adornato dice che difendere Israele significa difendere l'Italia e l'occidente, si chiede quale dovrebbe essere "una reazione proporzionata", corregge Fassino che invocava il cessate il fuoco spiegando che "il cessate il fuoco andava chiesto, prima, dall'Onu, quando venivano lanciati i razzi di Hamas. Adesso significherebbe chiedere di fermare la risposta al fuoco". Israele è l'occidente, insiste, e anzi bisognerebbe puntare ad un "obiettivo storico importantissimo, l'ingresso di Israele nella Nato".

L'unico momento di tensione della serata va in scena quando, dal palco, parla l'esponente del gruppo Martin Buber-Ebrei per la pace. Anche lei premette che "Israele ha cercato con l'operazione 'piombo fuso' di mettere fine ad uno strazio durato troppo a lungo"; esprime sostegno alle "popolazioni di Sderot, Ashkelon, Be'er Sheva e di tutto il sud di Israele"; ricorda il soldato israeliano ancora nelle mani dei palestinesi. Chiede un "accordo di lungo termine in grado di assicurare la fine delle azioni terroristiche contro Israele"; ma auspica anche "l'interruzione del blocco economico che genera una situazione di emergenza umanitaria nella striscia di Gaza" e invita "il governo e l'esercito di Israele a rinnovare gli sforzi volti a distinguere nettamente fra il popolo palesitinese e gli istigatori del terrorismo". Dalla platea parte un fischio, poi qualche urlo: "Vai a vivere a Gaza", dice qualcuno. Ma è solo un attimo, l'esponente del Martin Buber riprende e conclude, applaudita.

Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, parla quasi alla fine, subito prima dell'ambasciatore israeliano in Italia. Rivendica il successo della serata ("Stiamo dando una grande lezione a chi va in piazzaa gridare nel nome di Allah e a invocare la distruzione dello stato di Israele") e precisa: "Israele ha dichiarato guerra ad Hamas, non al popolo palestinese". Parla delle svastiche apparse sui negozi gestiti da ebrei e commenta: "Noi non abbiamo paura, stasera andrò a mangiare in uno di quei locali". Chiede che non ci siano applausi, "non è un comizio, siamo qui mentre molta gente vive nel terrore, in queste ore. Anche a Gaza, ma per colpa della tirannia di Hamas". Quindi ringrazia i politici italiani presenti in sala e dice: "Venti anni fa c'era una minoranza, come Giovanni Spadolini, i radicali di Pannella e Bonino, dalla parte di Israele. Oggi la maggioranza della politica è con noi e quelli che vanno in piazza bruciare le bandiere di Israele sono fuori dal Parlamento, il popolo italiano li ha già giudicati".

E' l'ambasciatore israeliano a chiudere la serata: ricorda che "da sei anni le città del sud di Israele sono sotto l'attacco dei missili, tutti mirati direttamente contro la nostra popolazione civile". La decisione di attaccare "non è stata affatto facile, ma non avevamo altra scelta". Sul banco degli imputati c'è innanzitutto l'Iran che "arma in maniera costante queste organizzazioni terroristiche", ma Israele non è "in guerra col popolo palestinese. Noi combattiamo contro l'organizzazione terroristica di Hamas e contro chi la arma e invoca la distruzione dello stato di Israele. Stiamo solo portando avanti il nostro diritto all'autodifesa".

http://notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/11/gaza_da_fassino_a_ronchi_fronte_bipartisan_a_serata_pro-israele,17517595.html

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