mercoledì 14 gennaio 2009

Razzi dal Libano verso Israele. Gaza, 975 morti: si sveglia la Lega araba

Razzi dal Libano verso Israele. Gaza, 975 morti: si sveglia la Lega araba


Gaza | 14 gennaio 2009
Razzi dal Libano verso Israele. Gaza, 975 morti: si sveglia la Lega araba


Continuano i raid su Gaza
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Al diciannovesimo giorno dell'operazione 'Piombo Fuso' resta molto elevata la tensione in Israele, dove oggi sono caduti razzi sparati sia da Gaza sia dal territorio libanese. In Galilea, al confine con il Libano, la popolazione è entrata nei rifugi quando nella città di Kiryat Shmona si sono udite le esplosioni di tre razzi katyuscia. Israele ha risposto al fuoco con alcune cannonate. Non si ha notizia di vittime. In seguito il portavoce militare ha ribadito che è responsabilità del governo libanese e delle sue forze nazionali impedire attacchi del genere. Gia' la settimana scorsa altri razzi erano stati sparati dal Libano verso la città israeliana di Naharya.

Razzi palestinesi e colpi di mortaio, sparati da Hamas, sono inoltre esplosi nei campi del Neghev occidentale, senza provocare vittime. Nella tarda mattinata sono state colpite simultaneamente da razzi palestinesi diverse citta' fra cui Beer Sheva, Ashdod, Ashqelon e Netivot.

Bombe su Gaza
Nella striscia di Gaza in nottata l'aviazione israeliana ha colpito una sessantina di obiettivi. In mattinata un kamikaze palestinese è stato ucciso da paracadutisti israeliani a nord di Gaza. In seguito Israele ha sospeso i combattimenti per tre ore per garantire il rifornimento di aiuti umanitari.

Il più alto comandante delle truppe israeliane ha detto che c'è ancora del lavoro da fare per le sue truppe per portare a termine la missione di fermare gli attacchi di Hamas.

Il bilancio delle vittime
Si aggrava il bilancio dell'Operazione "Piombo Fuso": secondo fonti mediche locali, il numero dei morti accertati tra la popolazione sfiora ormai le mille unità. Sono, infatti, 975 le vittime, circa quattrocento delle quali erano donne o bambini. I feriti palestinesi ammontano invece a 4.400. In campo israeliano le vittime restano sempre tredici dal 27 dicembre scorso, di cui solo tre erano militari.

Ban Ki-Moon al Cairo
E il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon è giunto al Cairo, prima tappa di un tour nella regione dove terrà colloqui nel tentativo di trovare una via d'uscita alla crisi israelo-palestinese. Dopo il Cairo, dove incontrerà il presidente egiziano Hosni Mubarak, Ban Ki-Moon si recheràin Giordania, Israele e Siria. Il Segretario generale ha reso noto che non avrà contatti diretti con Hamas.

Si muovono gli arabi
E mentre il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, arriva in Egitto, la Lega araba ha annunciato che - dopo l'assenso fornito dagli Emirati Arabi Uniti - ha raggiunto il quorum necessario per convocare una riunione straordinaria dei suoi 22 membri. La Lega dovrebbe riunirsi nei prossimi
giorni a Doha in Qatar. Resta da vedere, però se Egitto, Arabia Saudita, Giordania e Kuwait - fronte arabo moderato agli antipodi di Hamas - parteciperanno al vertice di Doha.

La linea del Cairo, che pure media tra il movimento islamico e Israele cosi' come tra Hamas e le fazioni moderate palestinesi, spiega la recente presa di posizione di Hamas. Secondo il Movimento per la resistenza islamica l'eventuale dispiegamento di truppe straniere sul confine tra Gaza e l'Egitto successivo alla firma di una tregua con lo Stato ebraico dovrebbe escludere la presenza di militari dei Paesi arabi. Il solo Stato di cui Hamas sembra fidarsi in queste ore è infatti la Turchia.

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=100726

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