venerdì 9 gennaio 2009

Gaza: Onu chiede tregua immediata, attacchi continuano

Gaza: Onu chiede tregua immediata, attacchi continuano
venerdì, 9 gennaio 2009 1.52


* Olmert respinge risoluzione Onu definendola "impraticabile"

* Consiglio di Sicurezza Onu chiede immediato cessate-il-fuoco

* Tank israeliano uccide sei persone bombardando una casa, dicono fonti mediche

di Nidal al-Mughrabi

GAZA (Reuters) - Israele continua la sua offensiva nella striscia di Gaza, ignorando una risoluzione Onu che chiede un cessate-il-fuoco immediato di un conflitto ormai al suo quattordicesimo giorno.

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha respinto la risoluzione delle Nazioni Unite, definendo una tregua a Gaza "impraticabile".

"Il lancio dei razzi questa mattina dimostra solo che la decisione dell'Onu è impraticabile e le organizzazioni omicide palestinesi non vi aderiranno", ha detto il premier in un comunicato.

Olmert ha aggiunto che gli attacchi di Hamas mostrano che la risoluzione delle Nazioni Unite "non può funzionare" e che l'esercito "andrà a difendere i cittadini".

Mentre le bombe israeliane colpiscono l'enclave costiera per il quattordicesimo giorno, il capo dei ministri valuta la prossima mossa. Il ministro degli Esteri Tzipi Livni ha lasciato intendere che uno stop ai bombardamenti ora è improbabile, affermando che "Israele ha agito, sta agendo e agirà solo secondo le sue considerazioni, il bisogno di sicurezza dei suoi cittadini e il suo diritto di autodifesa".

Lo stato ebraico dichiara di voler porre fine ai lanci di razzi sulle sue città. Ne sono stati sparati almeno 14 oggi, meno delle decine che Hamas era in grado di lanciare all'inizio dell'offensiva israeliana.

Rappresentanti di Hamas hanno detto di aver preso in considerazione la risoluzione Onu.

Olmert, Livni e il ministro della Difesa Ehud Barak si sono incontrati ma il voto dell'Onu a New York per fermare gli attacchi che hanno ucciso centinaia di palestinesi, sembra non averli condizionati in modo significativo. Gli Stati Uniti, alleati chiave di Israele, si sono astenuti dal voto, e il segretario di Stato Condoleezza Rice ha detto che Washington sostiene il testo ma non l'ha votato solo perché vuole vedere il risultato dello sforzo di mediazione in atto da parte egiziana.

TERZA FASE

Il gabinetto per la sicurezza di Olmert ha posticipato lo scorso mercoledì la decisione su una terza fase, che prevede una escalation nell'offensiva su Hamas spingendo le truppe all'interno delle aree urbane, una mossa che richiederebbe l'impiego dei riservisti. I funzionari hanno detto che il gabinetto si riunisce oggi in tarda mattinata.

L'offensiva su Gaza, che ha causato la morte di molti civili tra cui tanti bambini, ha il forte sostegno degli elettori israeliani, chiamati a votare fra un mese. Un sondaggio ha mostrato oggi che il governo gode del 90% dei consensi.

Il conflitto mosso dallo stato ebraico ha infuriato i palestinesi della Cisgiordania, governata dal movimento di Fatah rivale di Hamas sotto la guida del presidente Mahmoud Abbas.

A New York, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha votato una risoluzione per "un immediato, durevole e totalmente rispettato cessate-il-fuoco".

La risoluzione, sul cui contenuto i Paesi arabi hanno fatto pressione rispetto ad un testo che Gran Bretagna, Francia e Usa volevano più blando, chiede iniziative per prevenire l'arrivo di armi a Gaza e un'apertura dei suoi confini.

Israele ha detto di accettare i "principi" del cessate-il-fuoco proposto dall'Egitto e dall'Unione europea, e Washington ha chiesto allo Stato ebraico di valutare i dettagli del piano. Anche Hamas ha detto che considera l'idea, ma i militanti hanno detto che non riconosceranno mai lo stato di Israele, la cui istituzione 60 anni fa ha spodestato e disperso la popolazione palestinese.

HAMAS: 773 MORTI PALESTINESI, UN TERZO BAMBINI

Aerei da guerra israeliani hanno bombardato anche stanotte i dintorni di Gaza, secondo quanto detto dai residenti. Medici palestinesi affermano che tank israeliani hanno colpito una casa a Beit Lahiya, nel nord della Striscia, uccidendo sei persone della stessa famiglia.

Le forze aeree israeliane hanno colpito almeno 50 obiettivi nell'enclave, tra cui piattaforme di lancio di razzi e strutture utilizzate per la loro costruzione, secondo quanto riferito da un portavoce dell'esercito.

Un funzionario militare israeliano ha annunciato anche per oggi un cessate il fuoco di tre ore, dalle 13 ora locale, per consentire la distribuzione di aiuti umanitari, mentre sono ancora sospesi i soccorsi della Relief and Works Agency dell'Onu (Unrwa), interruzione decisa ieri dall'organizzazione stessa dopo l'uccisione di un membro dello staff per mano israeliana.

Hamas ha detto ieri che i morti erano da parte palestinese 773, di cui un terzo bambini.

Dieci soldati sono stati uccisi nella campagna militare lanciata da Israele, mentre i razzi di Hamas hanno ucciso tre civili dall'inizio dell'offensiva.



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