mercoledì 7 gennaio 2009

Israele: stop raid 3 ore al giorno. Ma lanci razzi continuano

EST - Israele: stop raid 3 ore al giorno. Ma lanci razzi continuano


Roma, 7 gen (Velino) - Una sospensione degli attacchi nella Striscia di Gaza per tre ore al giorno. È quanto ha deciso l’esercito israeliano per consentire l'avvio di corridoi umanitari. Decisione, questa, salutata con soddisfazione dal ministro degli Esteri Franco Frattini e da “perseguire con pervicacia” perché “è il primo spiraglio a una tregua permanente”. Per il titolare della Farnesina però è determinante “il controllo e il rispetto della tregua” a partire dal blocco “del flusso e traffico d’armi che alimentano Hamas. Non basta quindi “il controllo internazionale”, deve essere consentito agli uomini di Abu Mazen di effettuare verifiche a Gaza. A Radio Anch’io il ministro confida nella “mediazione degli egiziani” per evitare una guerra civile. “Una mediazione araba – ha sottolineato – forse può riuscire dove in passato aveva fallito”. Arabi che “possono riuscire a spiegare ad Hamas – ha continuato -, con cui noi non trattiamo, che debbono accettare Abu Mazen”. Senza gli uomini dell’Anp (Autorità nazionale palestinese) “la presenza solo europea non sarebbe sufficiente”. “Quando le condizioni saranno mature”, ha poi aggiunto Frattini, l’Italia parteciperà anche se, ha ricordato “siamo già presenti con un impegno consolidato dal 2005 al valico di Rafah”.

La sospensione era stata annunciata ieri dal segretario di Stato, Condoleezza Rice, al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Nel frattempo proseguono gli sforzi diplomatici su tutti i fronti per far cessare le ostilità. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, la settimana prossima si recherà in Medio Oriente e l’Egitto ha invitato Israele e le fazioni palestinesi a incontrarsi al Cairo per discutere una soluzione al conflitto. Il ministro degli Esteri del Paese africano, Ahmed Aboul Gheit, ha commentato questa iniziativa affermando che il suo scopo è raggiungere un immediato cessate il fuoco per un periodo specifico. Che superi le tre ore al giorno. Israele, però, al momento non ha ancora risposto all’invito dell’Egitto. Tanto che l’inviata dello Stato ebraico all’Onu, Gabriela Shalev, non ha menzionato la questione durante il suo discorso al Consiglio di sicurezza. Ciò che la rappresentante ha dichiarato è stato che le incursioni israeliane (operazione Piombo fuso) hanno causato un danno “importante” alle infrastrutture di Hamas, grazie alla distruzione di decine di fabbriche, di depositi di armi, di basi di addestramento e di tunnel nei quali vengono trasferite illegalmente armi.

Ciò che preoccupa gli analisti, però, è che nonostante il massiccio uso di forze militari, Israele non sia ancora riuscita a neutralizzare il pericolo maggiore: le basi di lancio dei razzi Qassam. Questa mattina, infatti, da Gaza sono stati esplosi altri ordigni, caduti ad Ashdod, Ashqelon e Sderot. Fortunatamente senza causare vittime. Il problema maggiore per i soldati israeliani nella loro avanzata è dato dal fatto che Hamas usa i civili come scudi umani. Ciò limita le capacità di manovra dei militari, soprattutto nei centri densamente popolati come Gaza e le aree limitrofe. Questa strategia, secondo il centro israeliano d’informazione sull’Intelligence e il terrorismo, è stata copiata dalla dottrina di Hezbollah. Hamas, però l’ha sviluppata e adattata alla Striscia di Gaza. In particolare viene usata dai fondamentalisti durante i lanci di razzi. Gli ordigni partono da aree densamente popolate e, di conseguenza, i militari delle Israeli defense forces (Idf) non possono neutralizzarli. Concluso l’attacco, poi, i missili vengono spostati in un’altra zona con molti abitanti dove si ripete l’operazione. A questo proposito, il premier dello Stato ebraico Ehud Olmert ha convocato il consiglio di Difesa. L’organismo, farà il punto sulla situazione dell’operazione Piombo fuso e dovrà decidere se estendere le operazioni militari – opzione più probabile al momento -, oppure cedere alle pressioni diplomatiche e avviare colloqui per un cessate il fuoco immediato.

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(Eliana Ruggiero e Francesco Bussoletti) 7 gen 2009 12:03

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