giovedì 8 gennaio 2009

Boicottare i negozi ebrei, condanna e sdegno bipartisan

--------------------------------------------------------------------------------


D'Alema: ''Messaggio grave e assurdo''

Boicottare i negozi ebrei, condanna e sdegno bipartisan

La Flaica-Uniti-Cub fa marcia indietro sulla proposta avanzata dallo stesso sindacato per protestare contro le azioni militari a Gaza. Zingaretti, Alemanno e Marrazzo uniti nella solidarietà alla comunità ebraica romana




ultimo aggiornamento: 08 gennaio, ore 18:54
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Boicottare i negozi della comunità ebraica in risposta alle azioni militari in corso nella Striscia di Gaza. E’ la proposta avanzata ieri dallla Flaica-Uniti-Cub, sulla quale oggi il sindacato autonomo del commercio fa marcia indietro, sostenendo che ‘’non esiste né sarà diffusa nessuna lista dei negozi in cui non comprare perché appartenenti ad esponenti della comunità israeliana’’.

Ma la precisazione non basta a frenare le polemiche divampate sull’iniziativa. Da un Palazzo governativo all'altro, è piena e convinta la solidarietà che giunge alla comunità ebraica da Nicola Zingaretti, Gianni Alemanno e Piero Marrazzo.

Il presidente della Provincia di Roma si è recato stamani in visita al ghetto, rimarcando che si tratta di una ''infame proposta'' che ''ha un innegabile sapore antisemita e ricorda le pagine più buie della nostra storia e va condannata senza reticenza". ''Nessuno - ha incalzato Zingaretti - si può permettere di evocare comportamenti dal sapore antisemita e razzista".

"Siamo grati per la solidarietà - ha detto il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici - e siamo pronti a fare ogni gesto che possa portare a un clima di distensione nelle città con tutte le forze moderate, e possibilmente anche con il mondo islamico".

Anche il sindaco di Roma si è recato in visita nei negozi in via del Corso e delle altre vie centrali di Roma insieme a Riccardo Pacifici. "E' un dovere del Comune - ha detto Alemanno - dare solidarietà in particolare ai commercianti rispetto a questa idea folle e criminale. Una cosa che rimanda alla memoria ai tempi passati, così cominciò la discriminazione nazista nei confronti degli ebrei. Queste cose nella nostra città non possono esistere".

Non usa mezzi termini anche il presidente della Regione Lazio. ''L'idea di proporre il boicottaggio dei negozi gestiti da cittadini romani di religione ebraica è aberrante e gravissima. Le liste di proscrizione delle attività commerciali - sottolinea ancora Marrazzo che domattina alle 9 incontrerà la comunità ebraica per portare la propria solidarietà - hanno il solo effetto di riportarci a un passato agghiacciante, che non vogliamo più ripetere come se la storia non insegnasse niente''.

Ferma anche la condanna del presidente di 'Israele 60', Giancarlo Elia Valori, per il quale "l'ignobile provocazione suscita sdegno e indignazione perché conferma il perdurare di nefasti pregiudizi anche all'interno di segmenti di opinione che dovrebbero avere da tempo metabolizzato una reale consapevolezza della storia".

"Appelli di questo genere non fanno altro che alimentare un pericoloso clima di contrapposizione, dannoso a tutti coloro che vogliono impegnarsi per la pace in Medio Oriente'', sottolinea da parte sua il presidente della fondazione Italianieuropei Massimo D'Alema, che parla di "un messaggio grave e assurdo''.

Il sindacato si difende e replica alle dure critiche. "Non è mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica Romana'', dice il segretario provinciale della Flaica Cub Roma Giancarlo Desiderati.. Che prova a spiegarsi meglio: "Quello che proponiamo con la nostra iniziativa è il boicottaggio finale di Israele perché chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia Palestinese che Israeliano commette un crimine contro la vita umana e per questo va boicottato anche nella parte economica per impedire con questi soldi di continuare ad acquistare altri armi da guerra".



http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.2887562438

Nessun commento: