domenica 4 gennaio 2009

ISRAELE ENTRA A GAZA CITY

L'offensiva di terra: decine di morti
Israele entra a Gaza City:
colpito il centro della città

La temuta offensiva terrestre israeliana contro la Striscia di Gaza per porre fine ai lanci di razzi di Hamas contro lo Stato ebraico è scattata ieri sera poco prima delle 19.30 locali (le 18.30 in Italia).



A poche ore dall'inizio dell'offensiva terrestre nella Striscia di Gaza, i militari israeliani hanno già ottenuto molti degli obiettivi che si erano prefissati. I tempi, secondo un portavoce di Tsahal, sono stati più rapidi di quanto preventivato in sede di strategia militare. "Le nostre forze hanno raggiunto gli obiettivi che erano stati fissati per impedire il lancio dei razzi. L'operazione progredisce più rapidamente di previsto", ha dichiarato il portavoce delle forze armate israeliane, il generale Avi Benyahou.

L'esercito si è disposto in modo tale da dividere la Striscia di diverse sezioni. Almeno "cinquanta blindati" israeliani, in particolare carri armati Merkava, hanno raggiunto l'area dell'ex colonia di Netzarim, a soli tre chilometri dalla città di Gaza. Alcuni testimoni hanno riferito della presenza anche di numerosi mezzi da trasporto truppe e bulldozer che si sono dispiegati in questo settore, tagliando in due la strada principale nord-sud della Striscia di Gaza. Le forze di Tsahal hanno occupato ampie porzioni di territorio nel nord della Striscia, in particolare nell'area compresa tra Beit Hanun, Beit Lahyia e Jebaliya, considerata la base di lancio privilegiata dei razzi Qassam contro Israele. Decine di famiglie palestinesi intanto si sono date alla fuga verso il settore sud in automobili e autocarri, avvicinando i blindati israeliani. Pesantissimo finora il bilancio delle operazioni.

Fonti mediche palestinesi hanno riferito che nei nove giorni di offensiva militare israeliana contro Hamas ci sono stati almeno 480 morti, moltissimi dei quali civili. Almeno sette civili palestinesi sono rimasti uccisi oggi dai bombardamenti israeliani nel nord della Striscia. Cinque palestinesi sono morti a Beit Lahiya, altri due a Jebaliya. una cannonata su un centro commerciale della città di Gaza, ha provocato un numero imprecisato di vittime e feriti. Da parte israeliana, almeno un militare sarebbe rimasto ucciso e una trentina feriti. Fonti di Hamas parlano di almeno nove soldati morti, ma non si ha conferma. In precedenza avevano annunciato la cattura di due militari, ma Israele ha smentito.

L'offensiva non "sarà semplice o breve, ma siamo determinati", ha spiegato il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, il quale ha anche autorizzato il richiamo di decine di migliaia di riservisti. Il ministro della Difesa israeliano ha poi lanciato un non troppo indiretto avvertimento al gruppo sciita libanese Hezbollah, affermando che Israele è pronto anche a qualsiasi eventualità lungo sua frontiera settentrionale con il Libano. Il premier Olmert, dal canto suo ha detto che Israele non ha alcuna intenzione di aprire un secondo fronte sul Libano.

Nel frattempo, la diplomazia appare impotente a far tacere le armi. L'amministrazione Bush, fedele alla sua posizione fino all'ultimo, questa notte ha bloccato all'Onu una dichiarazione, il cui testo era stato approntato dalla Libia in nome dei paesi arabi, che chiedeva un immediato cessate il fuoco, e che esprimeva preoccupazione per l'"escalation della violenza a Gaza". Gli alleati europei di Israele si trovano di fronte alla necessità di esprimersi ognuno per proprio conto senza il beneficio di una pezza d'appoggio da parte dell'Onu o, a dire il vero, neppure dell'Unione europea. I primi a reagire ieri sera, in anticipo sulla riunione dell'Onu, erano stati i francesi, che hanno appena lasciato la presidenza di turno dell'Ue. Un comunicato del ministero degli Esteri affermava che "La Francia condanna l'offensiva terrestre israeliana contro Gaza come anche il lancio di missili" da parte di Hamas. Negli stessi minuti usciva però una dichiarazione della nuova presidenza dell'Ue, da parte del portavoce del premier Mirek Topolanek, secondo cui Praga comprendeva "che questa operazione fa parte delle manovre difensive israeliane", insomma che è "più difensiva che offensiva".




04/01/2009



http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/04/971839-israele_entra_gaza_city.shtml

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