giovedì 1 gennaio 2009

MEDIO ORIENTE IN FIAMME - NON CESSANO I BOMBARDAMENTI

1/1/2009 (7:24) - MEDIO ORIENTE IN FIAMME - NON CESSANO I BOMBARDAMENTI
Israele prepara l'invasione di Gaza
Proseguono i raid aerei: morti e feriti.
Truppe di terra nelle zone di confine,
Hamas: combatteremo fino all'ultimo
GAZA
Quattro palestinesi, fra cui una donna, sono stati uccisi questa notte ed almeno una quarantina sono rimasti feriti in una serie di incursioni israeliane nella Striscia di Gaza: lo hanno riferito fonti sanitarie locali. Una prima operazione militare è stata compiuta a Rafah contro un leader palestinese locale del braccio armato di Hamas.

Tre persone sono morte, tra cui una donna: le vittime erano familiari del capo delle brigate Ezzedine al Qassam, Abu Anas Shabana, che secondo testimoni non era in casa. Circa 40 persone sono rimaste ferite, mentre l’abitazione di Shabana è stata distrutta. Un quarto palestinese è stato ucciso, invece, in un’incursione militare a Jebalia, nel nord della Striscia di Gaza. Queste nuove vittime portano a 399 il bilancio dei palestinesi morti dall’inizio dell’offensiva militare israeliana contro Hamas a Gaza.

Aerei israeliani hanno attaccato alcuni edifici pubblici nella Striscia di Gaza alle prime ore del mattino. Truppe di terra e carri armati israeliani, intanto, si sono concentrati vicino al confine del popoloso enclave. La prospettiva di un'invasione di Israele è un'evenienza che sembra sempre più probabile dopo il rifiuto di una tregua da parte di Israele. Hamas promette di combattere l’esercito israeliano «fino all’ultimo respiro» in caso di offensiva terrestre nella Striscia di Gaza. «Siamo pronti a combattere fino all’ultimo respiro. Il nemico non potrà occupare Gaza o annientare Hamas», ha detto Mushir Al-Masri, capo del gruppo parlamentare del movimento estremista palestinese. «Israele si lancerà in un’autentica avvenura se deciderà di invadere Gaza. Gli riserveremo delle sorprese», ha minacciato.

Intanto il gabinetto israeliano per la sicurezza nazionale ha deciso ieri di respingere le proposte internazionali per una tregua nelle operazioni militari a Gaza ritenendole in questo momento premature, ma non ha nemmeno chiuso la porta a un riesame della decisione. Il premier Ehud Olmert ha spiegato il rifiuto affermando che Israele non ha lanciato l’operazione "Piombo Fuso" a Gaza per concluderla con Hamas che continua a tirare razzi su Israele, come prima dell’offensiva. Al tempo stesso Olmert ha dichiarato che «se le condizioni matureranno e riterremo che vi sia una soluzione diplomatica che garantisca una migliore situazione della sicurezza nel sud di Israel, noi considereremo una proposta di cessate il fuoco. Ma non siamo ancora a questo punto».

Un esponente di Hamas a Gaza, Ayman Taha, ha detto che questo movimento islamico è disposto a esaminare proposte di tregua che «mettano fine all’ aggressione e all’ isolamento» di Gaza. Il presidente palestinese Abu Mazen ha intanto minacciato di interrompere i negoziati di pace con Israele che, a suo dire, non hanno dato finora risultati, e per non avvallare «l’aggressione» israeliana a Gaza. Anche ieri ripetuti raid aerei israeliani hanno c0lpito Gaza (in particolare contro i tunnel di contrabbando a Rafah) e si sono registrati attacchi di Hamas contro importanti città israeliane - fra cui Beer Sheva, che dista da Gaza 40 km, Ashdod e Ashqelon - sulle quali sono esplosi una sessantina di razzi. In Israele il governo ha autorizzato il richiamo di altri 2.500 riservisti in aggiunta ai 6.500 già mobilitati. Mentre la situazione umanitaria nella striscia è giudicata molto grave dall’ Onu, Israele ha permesso l’ingresso a Gaza di oltre un centinaio di autocarri di generi alimentari e di medicinali.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200901articoli/39655girata.asp

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