lunedì 5 gennaio 2009

Gaza, si combatte strada per strada

Gaza, si combatte strada per strada
Almeno 500 morti, colpiti 130 obiettivi

Sono almeno 42 i palestinesi morti ieri nel corso dell'avanzata dell'esercito israeliano (Tsahal) nella Striscia di Gaza, cominciata l'altra sera dopo otto giorni dall'avvio dell'operazione «Piombo fuso» tesa a porre fine ai lanci di razzi di Hamas contro lo Stato ebraico.



Ma il bilancio totale delle vittime dal 27 dicembre, secondo fonti mediche a Gaza, è di 512 morti - fra cui 87 bambini - e circa 2.500 feriti. Delle 42 vittime odierne, sempre secondo le stesse fonti, più della metà sono civili rimasti coinvolti nelle sparatorie tra soldati e miliziani oppure morti sotto i bombardamenti dell'aviazione o dell'artiglieria dello Stato ebraico sempre in azione per coprire l'avanzata delle truppe all'interno della Striscia. Da parte israeliana, invece, un portavoce di Tsahal ha confermato la morte di un soldato, raggiunto da un colpo di mortaio nei pressi di Beit Lahiya, ed il ferimento di altri 31 (di cui uno in gravi condizioni) ed ha affermato di aver colpito (e forse ucciso) decine di miliziani.
Hamas, dal canto suo, ha ammesso sinora di aver perso due miliziani ma sostiene di aver ucciso almeno cinque soldati israeliani, affermazione che non ha trovato riscontro a Gerusalemme. Fonti indipendenti palestinesi a Gaza hanno invece dato per certo la morte di almeno quattro uomini di Hamas. Il portavoce della difesa israeliana ha detto inoltre di non essere al corrente neanche di un asserito rapimento di due soldati che, sempre secondo alcune fonti di Hamas, sarebbe avvenuto oggi a Gaza. In serata furiosi combattimenti erano segnalati ancora nel quartiere orientale di Zeitun, a Gaza City, e nelle zone di Jabaliya, Beit Hanun e Beit Lahiya, a Nord della Striscia: le stesse dalle quali negli ultimi anni i miliziani di Hamas hanno lanciato migliaia di razzi contro il Neghev e Ashdod.
Dall'altra sera le forze israeliane sono penetrate nella Striscia lungo quattro direttive. Nel Nord, le truppe sono avanzate lungo due assi: alla periferia di Beit Hanun hanno occupato, a poche centinaia di metri dal confine, un'arteria che conduce a Gaza. A Nord di Beit Lahya, invece, si sono attestate nei pressi della Scuola americana. Altre truppe, entrate dai valichi di Nahal Oz e di Karni), hanno proseguito fino all'area dell'ex colonia ebraica di Netzarim, creando così un cuneo nella parte centrale della Striscia. Altre forze israeliane, si sarebbero posizionate nel Sud della Striscia, presso l'ex aeroporto di Dahaniye. Intanto, nonostante sia in corso la massiccia operazione terrestre di Tsahal, i miliziani di Ezzedin Al Qassam (il braccio armato di Hamas) sono riusciti anche ieri a sparare contro Israele una trentina di razzi e diversi colpi di mortaio che hanno fatto alcuni feriti lievi ma nessuna vittima. L'operazione «Piombo fuso», ha detto dal canto suo il ministro della difesa Ehud Barak, potrebbe essere estesa a seconda delle necessità operative. In Israele esiste anche il timore che gli Hezbollah libanesi possano cercare di aprire un secondo fronte per alleggerire la pressione israeliana su Hamas.
Il premier Ehud Olmert ha assicurato comunque che lo Stato ebraico non è interessato ad aprire un secondo fronte ma «resta pronto a ogni evenienza».


Furio Morroni

05/01/2009





http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/05/972251-gaza_combatte_strada_strada.shtml

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