martedì 13 gennaio 2009

Israele avanza verso il cuore di Gaza


Israele avanza verso il cuore di Gaza
Migliaia di riservisti sono entrati nella notte in città e si spingono verso le aree più densamente popolate. Olmert: "Pugno di ferro con Hamas se non interrompe il lancio di razzi"



Gerusalemme, 12 gennaio 2009 - Nel tentativo di dare la spallata finale ad Hamas, Israele ha bombardato anche oggi tunnel e depositi di armi nelle case di miliziani, a Gaza. Avanza anche l’operazione di terra: migliaia di riservisti sono entrati nella notte in città e si spingono verso le aree più densamente popolate, anche se l’esercito smentisce di essere entrato nella ‘terza fase' delle operazioni.



Secondo fonti locali, però i proiettili dei tank e degli aerei militari hanno raggiunto diversi quartieri della capitale e i campi profughi di Jabalya e Beit Lahia, nel nord; cannoneggiati anche il quartiere di Sheij Aylin e il quartiere di Zeitun, uno dei più colpiti dal bombardamento aereo. Il nuovo bilancio, parla di oltre 900 vittime palestinesi.



E mentre il capo dello Shin Bet si dice certo che i miliziani di Hamas si stiano nascondendo anche negli scantinati dell’ospedale costruito da Israele nella città (certi che non sarà colpito per via dei malati ricoverati ai piani superiori), i palestinesi continuano a lanciare razzi su Israele: oggi ne sono piovuti una decina, uno dei quali ha centrato in pieno una casa di Ashkelon, i cui abitanti si erano poco prima rifugiati in un bunker.



Dura reazione del premier israeliano Ehud Olmert: "Se Hamas non interrompe il lancio dei razzi risponderemo con il pugno di ferro" ha affermato. Anche Bush, nella sua ultima conferenza stampa prima della fine del mandato, ha avvertito che "un cessate-il-fuoco sostenibile si potrà avere" solo con il silenzio delle armi di Hamas. Da parte sua il gruppo islamico ha reagito con un nuovo sfoggio di ottimismo: la vittoria su Israele, ha fatto sapere un portavoce, è più vicina che mai.



Al Cairo intanto Israele - probabilmente per dare un segnale ad Hamas - ha rinviato l’arrivo in Egitto dell’emissario, Amos Gilad. Ma Tony Blair, inviato in Medio Oriente del Quartetto, al termine dell’incontro con il presidente Hosni Mubarak ha detto che sono state gettate le basi: i colloqui sono a un punto delicato, ma nonostante le difficoltà, nel giro di un paio di giorni si potrebbe arrivare a un accordo.



In realtà, il governo israeliano sembra spaccato tra chi - come il ministro della Difesa, Ehud Barak, e la titolare degli Esteri, Tzipi Livni, spinge perchè l’operazione ‘Piombo FusO' termini a breve; e chi come il premier Ehud Olmert, vuole estendere ulteriormente l’offensiva. E mentre il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha adottato una risoluzione di "forte condanna" dell’offensiva a Gaza in cui ha accusato Israele di essersi macchiato di "gravi" violazioni contro la popolazione dell’enclave costiera, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha confermato che sta preparando una missione in Medio Oriente, in cui farà tappa anche a Damasco.



Da parte sua la presidenza di turno ceca dell’Unione europea ha annunciato che convocherà una conferenza dei donatori per coordinare gli aiuti destinato alla popolazione de Striscia di Gaza.

Fonte Agi

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/esteri/2009/01/12/143737-gaza_nuovi_raid_israeliani_nella_notte.shtml

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