martedì 6 gennaio 2009

Hamas spavalda «Il nemico ha fallito»

I leader rompono il silenzio e attaccano
Hamas spavalda «Il nemico ha fallito»

Safwat al-Kahlout e Aldo Baquis
GAZA/TEL AVIV Dopo lunghe giornate di silenzio, dovute alla clandestinità dei suoi dirigenti, ieri Hamas si è rivolto alla popolazione di Gaza e al mondo intero quando la sua televisione al-Aqsa ha rilanciato messaggi registrati da un dirigente politico, Mahmud a-Zahar, e dal portavoce del braccio armato, Abu Obeida.

Hamas ha assicurato che l'operazione «Piombo fuso» lanciata da Israele non riuscirà a spezzare la volontà di resistenza dei miliziani palestinesi. Al contrario, hanno aggiunto, essa aggiunge altri pericoli per gli stessi civili israeliani. A-Zahar ha lasciato intendere che ora Hamas si sente autorizzato a colpire nuovi obiettivi nelle retrovie israeliane.
Gli israeliani, ha detto, «hanno cominciato a uccidere i loro bambini, quando hanno ucciso i nostri. Hanno cominciato a bombardare i loro ospedali, quando hanno colpito i nostri. Hanno cominciato a demolire le loro sinagoghe, quando hanno colpito le nostre moschee». Un conflitto, sembra di capire, che è destinato dunque ad allargarsi ancora.
Anche Abu Obeida, portavoce delle Brigate Ezzedin al-Qassam di Hamas, ha assunto davanti alla telecamera della al-Aqsa Tv un tono spavaldo. «Il nemico ha fallito, non è riuscito a colpirci», ha esordito. «Al massimo riesce a colpire donne e bambini». Poi rivolgendosi agli israeliani con una carta geografica in mano, ha aggiunto: «Vi avevamo avvertito che avremmo esteso la gittata dei nostri razzi. Nella vostra demenza, non ci avete capito. Noi intendiamo raddoppiare il numero degli israeliani che si trovano sotto la minaccia dei razzi».
Oggi Hamas può già colpire, con i suoi missili Grad, città israeliane situate fino a 40 chilometri dalla Striscia, fra cui Beer Sheva e Ashdod. Complessivamente 900.000 israeliani rischiano in ogni momento di essere colpiti.
Quanto al soldato Ghilad Shalit - prigioniero di Hamas dal giugno 2006 - Abu Obeida ha previsto che presto «altri soldati israeliani andranno a tenergli compagnia». E da Teheran alcuni studenti universitari hanno inscenato un sit-in all'aeroporto Mehran per chidere alle aurotità del Paese di poter partire alla volta di Gaza per sostenere il popolo palestinese e combattere Israele sino al punto di immolarsi.



06/01/2009

http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2009/01/06/972706-hamas_spavalda_nemico_fallito.shtml

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